domenica 9 dicembre 2018


Ricordavo di averlo sentito raccontare a Vinicio Capossela al Fuori Orario, nel 2007 mentre presentava la canzone.

https://www.youtube.com/watch?v=wx44rJvd7VY

L'ho ritrovato ora, in un articolo di allora. 

"Ovunque proteggi" è nata come sola musica che doveva essere inserita ne “Il ballo di San Vito” del 1996, ma non erano arrivate le parole adatte. "Quella musica aveva qualcosa di sacro se per sacro intendo ciò che mi è caro. Quindi l’ho messa da parte, perché pensavo che si meritasse qualcosa di suo. L’ho protetta a mio modo". Adesso il momento è arrivato: sono arrivate le parole, la canzone si è sporta per lasciarsi afferrare dalla scrittura.

Qualcosa di simile a proposito di un suo brano lo ha detto anche Joan Baez, riferendosi a “Speaking of Dreams”.

“Avevo il vantaggio di aver scritto la melodia circa un anno e mezzo prima, e me la strimpellavo al piano ogni volta che mi sentivo dell'umore giusto per suonare il piano. Quindi sapevo che era lì e che un giorno sarebbero arrivate le parole a riscattarla.”

E la suggestione che anche una melodia di pianoforte sia qualcosa da proteggere, in attesa che giungano le parole degne di rimanere lì accanto, mi pare qualcosa di bellissimo.

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