sabato 24 novembre 2018

Quest’estate ho conosciuto il negozio di dischi più antico del mondo ancora attivo, lo Spillers a Cardiff. Avevo assistito da pochi giorni al concerto di Joan Baez a Verona e così ho comprato una sua raccolta, quella degli anni della Vanguard. E tra i tanti brani, uno che non conoscevo e mi colpisce tantissimo è “Brand New Tennessee Waltz”. Perché l’idea che comunica il titolo è che si possa creare qualcosa di nuovissimo (e attuale e presente e capace di rappresentare ciò che viviamo oggi) a partire dalla materia tradizionale. Sempre lo stesso, sempre diverso, come cantava qualcuno.
https://www.youtube.com/watch?v=5r2vAr4Aj_Y
 



Collegamenti∞ 47 

venerdì 16 novembre 2018

Modo Infoshop compie 15 anni. Una casa di cultura accogliente e aperta, nel centro di Bologna. Un luogo di eventi con un calendario ricchissimo e sempre interessante. Una libreria con un'ottima selezione di editoria indipendente e che offre una tentazione costante: quella di arricchire, ogni volta che si entra, i propri scaffali di casa.
Tra i tanti ricordi delle tre presentazioni che ho realizzato a Modo in questi anni, scelgo una foto riferita all’ultima, quella del 2016. E la ricordo con particolare piacere anche perché è stata anche una vera rimpatriata tra ex-colleghi di Comunicazione.
Qui un bell’articolo che celebra Modo e i suoi 15 anni: https://zero.eu/…/15-anni-di-modo-infoshop-15-anni-di-cult…/ 
¡Que viva Modo!


Collegamenti∞ 46

venerdì 9 novembre 2018

L'anno scorso ho partecipato attivamente alla preparazione del Festival Fumana. Quest'anno, per impegni vari, non ho potuto aiutare il collettivo variamente assortito di creativi che lo organizza e di cui mi sento parte. Ma la manifestazione è cresciuta e ci sono cose molto belle in programma. Ad esempio, il reading musicale di Massimo Zamboni, il pomeriggio a parlare di Pier Vittorio Tondelli o la visita di Mantova all'alba insieme a Giacomo Cecchin Questo week-end torna Fumana. Si torna tutti sui banchi di nebbia.

https://www.facebook.com/events/1296748200465232/


Collegamenti∞ 45

venerdì 2 novembre 2018

Questa la recupero dal baule. Era il 2002, avevo appena visto al cinema "Amélie" e Boris Vian era il mio scrittore-mito. Così nasceva questa poesia, scritta a Bologna, in una giornata di pioggia simile a quella di oggi.
Le Fabuleux Destin de Boris Vian
A Boris Vian piace
la pupilla azzurra di una ragazza blu
dare un nome nuovo al pesce Glu-Glu
camminare a Parigi ma lungo i Navigli
colorare di bianco i nemici e i loro artigli
essere leggero senza perdere la durezza
essere concreto ma essere di brezza
impiegare il cervello oltre il minimo sindacale
suonare il cervello dopo una giornata brutale
nuotare incollato al dorso di un delfino
tornare ad essere nuovamente bambino
confidarsi a chi mai lo potrebbe capire
le amicizie che vivono di solo buonumore
mettere in un vaso un piccolo arcobaleno
e innaffiarlo tutti i giorni, quantomeno
ricordare a chi comanda che la vita ha un senso
ricordare a se stesso di non essere un modello
ricordare alla vita di non prendersi sul serio
continuare a vivere, ma solo perché è bello
pensare a un destino a forma di spina
nella bocca di rosa di un donna carina
di nome Amélie Poulain
conosciuta per caso, in mezzo alla gente,
e a cui dire di sé tutto e niente.

Collegamenti∞ 44

Mercoledì 17 maggio 2023, la prima presentazione de "La pianura dei portici" al Teatro Sociale di Luzzara. Una bellissima emozione...