venerdì 27 aprile 2018

Torna in libreria Boris Vian. A settant’anni esatti dalla sua uscita, in una veste tutta nuova è stato ripubblicato “E tutti i mostri saranno uccisi”, come sempre per i tipi di Marcos y Marcos.
Questo autore di culto mostra continuamente facce nascoste. Tra quelle che prediligo, le magnifiche poesie contenute nel volumetto intitolato “Non vorrei crepare”, che contengono versi come questi:
https://www.quotidiano.net/…/marchi/io-non-vorrei-crepare-8…
e che sono davvero troppo poco note in Italia.
Tra i tanti omaggi all’autore francese, anche questa poesia dell’uruguayano Mario Benedetti (la cui lettura mi ha suggerito il titolo per il mio romanzo uscito tre anni fa):
e quello di Vinicio Capossela, che in Morna, celebra “La schiuma dei miei giorni”

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venerdì 20 aprile 2018

Ricorre in questi giorni l’ottantesimo anniversario della scomparsa di Cesar Vallejo, “el poeta universal”, figura centrale e amatissima della poesia latino americana del ventesimo secolo. Avvenne a Parigi il 15 aprile 1938, proprio come nei suoi versi più celebri “Me moriré en París con aguacero (col temporale), un día del cual tengo ya el recuerdo”.
Tra le tante musicalizzazioni dei suoi versi, una canzone su tutte spicca per dilaniante bellezza. Questa splendida “Heces”, dolente e emozionata, la cui musica è stata composta dal cubano Noel Nicola. L’interpretazione è di Susana Baca. Probabilmente, una delle più intense canzone d’amore in lingua spagnola:



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sabato 14 aprile 2018

“I may not always love you”…questi i versi iniziali di quella che è forse la più sentimentale tra le canzoni d’amore…
Tra le tante versioni di questo eterno brano dei Beach Boys, la mia preferita è quella di Rivers Cuomo, il solista degli Weezer, in un'interpretazione tutta piano e sentimento:
Per chi invece ama le star della musica, questa è la versione giusta:

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sabato 7 aprile 2018

Sono passati dieci anni da quando gli Amanti del Valdaro di Mantova ispirarono la nascita di una canzone delicatissima. “Ci troveranno e sapranno che qualcuno ti ha amato, il divenire sarà testimone di come sul filo dell’amore ho vissuto un’eternità con te”: questi sono alcuni dei versi legati alla scoperta degli archeologi alla periferia di Mantova e scritti dal cantautore spagnolo Pedro Guerra. La canzone che contiene queste parole si chiama “5.000 años” ed è contenuta nel suo album intitolato Vidas, uscito appunto nel 2008.
L’autore accompagnò, all'interno dell'album, ogni canzone con un breve commento che ne spiegava la genesi. “Nasce da una notizia che ho letto su un giornale e che raccontava del ritrovamento di due scheletri abbracciati. Forse li seppellirono così. E’ ciò che esiste di più simile all’amore eterno”.
Questa è una versione live della canzone:
https://www.youtube.com/watch?v=aR2Jdl_ZuXA

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martedì 3 aprile 2018

La mostra dedicata a Frida Kahlo a Milano “Oltre il Mito” è l’occasione non solo per conoscere i quadri ma anche molte fotografie che ritraggono la pittrice durante momenti significativi della sua vita: i viaggi, la partecipazione alla vita culturale, gli ideali.
Tra i tanti modi di rendere iconica un’artista come Frida ce n’è sicuramente uno che è meno invasivo degli altri, la musica. Sono molte le canzoni dedicate alla sua figura, alcune celebri, altre meno. Tra queste, la bellissima “Retrato con el pelo corto” dei cubani Ariel Díaz y Liliana Hector.

https://www.youtube.com/watch?v=BAAAOPHKPxI

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Mercoledì 17 maggio 2023, la prima presentazione de "La pianura dei portici" al Teatro Sociale di Luzzara. Una bellissima emozione...